XXXIII – “UNDENA”: PERCHE’?

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Una “Vita di Sant’Oronzo” fu scritta da Padre Alessio Bianchi o.f.m., approvata dal revisore fr. Giovanni De Giorgi o.f.m., licenziata con il nulla osta di fr. Giovanni Luigi Blasi ministro provinciale, con l’”imprimatur” di S.E. Mons. Gennaro Trama, Vescovo di Lecce, in data 20 agosto 1923.

Fu stampato il libro presso lo Stabilimento tipografico Giuseppe Guido in Lecce nell’anno 1924.

La presentazione fu affidata all’insigne studioso di storia patria Don Guglielmo Paladini (+1965).

Il libro, al termine, oltre alle preghiere consuete, riporta una SUPPLICA al Santo Patrono.

La ricorrenza annuale di Sant’Oronzo si sviluppa in un periodo di “undici” giorni ed è chiamato “UNDENA”. Nella liturgia è rarissimo il periodo celebrativo di undici giorni, mentre, invece, è ricorrente la celebrazione di “tridui” di “novene” e non di frequente di “tredicine”.

C’è da domandarsi: perché “undena”? La risposta è contenuta nella seguente “OFFERTA DI UNDICI PREGHIERE”:

Gradite, o Sacramentato Signore, queste undici preghiere, che vi presentiamo, in unione dei meriti, e del sangue di Oronzo, che per undici giorni, precedenti al suo martirio, venne ogni sera crudelmente battuto e flagellato: e siccome il  Patriarca Giuseppe, Salvatore dell’Egitto, figura di Voi, vide nel suo misterioso sogno undici stelle, che se gli umiliavano innanzi, e l’adoravano, ricevete Voi, o Salvator della terra, queste undici preghiere, che vi presentiamo con la maggior umiliazione dei nostri cuori, e preghiamo esaudire dal Trono eccelso della gloria vostra. Fate, o Signore, vedere che sapete Voi meglio esaudirci, di quel che noi vi sappiamo indegnamente pregare.

E Voi, benignissimo nostro Padre, e Proteggitore Oronzo, avvalorate con la vostra intercessione le nostre suppliche, amateci sempre più da Padre, difendeteci da Protettore e fateci in ogni incontro sentire quelle dolci consolantissime parole: Semper protexi, et protegam. Così sia.

LE UNDICI PREGHIERE DEL 1796

composte

dal Rev.mo Can. D. Oronzo Morelli

I

Amatissimo Redentore, Voi che illuminaste Oronzo ad abbracciare con ammirabile prontezza la fede, subito che proposta gli venne da Giusto, in abito di vile sconosciuto pellegrino, senza il conforto di prodigi od altri esterni segni; fate, che noi, costanti nella già ricevuta Fede, corrispondiamo pronti alle vostre chiamate, e mercé l’intercessione di Oronzo, fedeli assecondiamo le vostre divine grazie. – Un Pater, Ave e Gloria.

II

Adorabile Dio, per quel magnanimo disprezzo, che mostrò Oronzo, dopo il battesimo, di tutti i beni, onori e piaceri della terra, consacrandosi, benché nobile e ricco, ad una vita mortificata e perfetta; fate che, memori noi di quelle promesse fatte nel santo battesimo, viviamo non punto collo spirito del mondo e della carne, ma con quello dell’Evangelo, e da perfetti cristiani. – Un Pater, Ave e Gloria.

III

Salvatore Divino, per quella grazia ed apostolico ardore, che concedeste ad Oronzo, dopo che, consacrato Vescovo di questa città per le mani dell’apostolo Paolo, piantò in essa la cattolica Fede e si rese specchio di virtù e di esimia santità, infondete nei nostri petti fortezza per alimentare, col mezzo di opere buone, la fede, che abbiamo da lui ricevuta; e non essere di coloro, che con la bocca la confessano, e la negano poi coi fatti. – Un Pater, Ave e Gloria.

IV

Pastore delle anime nostre, Voi che animaste Oronzo a spargere la Cattolica Fede tra tante città e paesi della Giapigia, distruggendo il regno dell’idolatria e guadagnando innumerevoli anime alla grazia; deh! fate che, pieni noi di apostolico zelo, riguadagniamo il prossimo nostro con le preghiere, con le parole e molto più con l’esempio, e non lo scandalizziamo con la malvagità dei nostri costumi. – Un Pater, Ave e Gloria.

V

Maestro di verità e Fonte di tutte le grazie , siccome per Voi non temé Oronzo la faccia di principi, il furor dei nemici, la crudeltà dei tiranni nel promulgare e difendere la Fede; così fate che, ripieni noi di spirito cristiano, non siamo presi da umani rispetti nel professare il Vangelo e non temiamo le lingue degli uomini ed i loro motteggi, ma ci gloriamo dell’esser cristiani in opere e verità. – Un Pater, Ave e Gloria.

VI

Potentissimo Dio, Voi che deste forza ad Oronzo a sostenere tanti incomodi di fame, di sete, di caldo, di freddo, di persecuzioni, d’ingiurie nel corso del suo Apostolato, sicché sembrò un uomo superiore all’umana condizione; fortificate i nostri petti a sopportare qualunque molestia con rassegnazione e custodire le anime nostre nella pazienza, in cui sta riposta la virtù e l’evangelica perfezione. – Un Pater, Ave e Gloria.

VII

Dio delle virtù, voi che per mezzo di Oronzo operaste tanti prodigi in conferma della Fede Cattolica, e soprattutto faceste scaturire da dura selce una fonte di limpidissime acque col tocco di sua verga, là nella grotta di Ostuni, che tuttodì persèvera, e si ammira: deh! percuotete la durezza dei nostri cuori con la verga salutare della penitenza e fate che si disciolgano tutti in lagrime di vera compunzione. – Un Pater, Ave e Gloria.

VIII

Benignissimo Dio e giusto rimuneratore delle virtù, siccome coronaste il vostro servo Oronzo con la palma del glorioso martirio, che dopo lunghi e spietati tormenti, senza alcun precedente esempio, sostenne in questa Città, onde si meritò la gloria di primo martire della Giapigia, eccitate in noi quel cristiano valore, che ci faccia pronti e coraggiosi a combattere le nostre passioni, il mondo e le infernali potenze, per riportare nel punto della nostra morte la corona della giustizia, ch’è riserbata a coloro che hanno legittimamente combattuto. – Un Pater, Ave e Gloria.

IX

Signore amabilissimo, per quella virtù e forza singolare, che avete dato ad Oronzo nel Cielo, coll’impetrarci ogni grazia che gli chiediamo e con il liberarci pietoso da ogni male che ci sovrasta, specialmente dai fulmini, dai tremuoti, dalle pestilenze; fate che noi siamo sempre più impegnati a venerarlo, col diportarci verso di Lui come figli verso un amoroso padre, e non lo disgustiamo con le reità e con le ingratitudini nostre. – Un Pater, Ave e Gloria.

X

Giustissimo Dio, Voi che avete coronato la fede di Oronzo in Cielo, coll’infondere a noi in terra una fiducia singolare verso di Lui, venerandolo senza il piacere d’imprimere mille ossequiosi baci sul suo sacro deposito, benché fra di noi, ma pur agli occhi nostri nascosto, appoggiati massimamente nell’evidenza della sua protezione e nella copia dei miracoli, che tuttora opera l’olio  benefico della sua lampada, eziandio nei più lontani paesi; fate sì che, crescendo di giorno in giorno questa fiducia in noi, possiamo riportare i frutti di una sincera e cristiana divozione. – Un Pater, Ave e Gloria.

XI

Giacché, o Signore, vi siete degnato arricchirci di un Protettore tanto singolare, che non s’invoca mai da noi senza che sollecito ci ascolti, anzi, prevedendo i desideri nostri, ci consola sovente prima che lo preghiamo e come aquila ci protegge sotto l’ombra delle sue amorose ali; fate che noi, ripieni dello spirito di riconoscenza e di vero amore, lo imitiamo nelle virtù, e specialmente nella Fede, che costante, viva ed operosa perseveri in noi sino alla consumazione dei secoli, per essere suoi compagni un giorno nel Cielo e benedire con lui in eterno la vostra misericordia. – Un Pater, Ave e Gloria.

LA “SUPPLICA” DEL 1743

SCRITTA AL TEMPO DEL TREMUOTO ACCADUTO NEL 1743 ED APPROVATA DAL FU MONS. GIUSEPPE M. RUFFO VESCOVO DI LECCE

“Gloriosissimo e potentissimo Protettore di questa città e di cinque ricorre a Voi, S. Oronzo, che tanto aveste a cuore la gloria del grande Iddio, e la salute del vostro popolo; sicché, per vedere quella ingrandita e questa posta in sicuro, non curaste le persecuzioni né le battiture, neppure l’istessa morte, io, benedicendo l’altissimo Iddio per avervi costituito ad Apostolo di queste regioni, primo Cristiano, primo Pastore e primo Martire; per avervi data tanta possanza di tener lontano dai vostri divoti la peste, i tremuoti, la fame, i morbi e la morte; vi prego, prostrato ginocchioni avanti al vostro cospetto, di preservarci da tutti i divini flagelli, e d’impetrarci tutte quelle grazie, che bisognano a render tranquilla la nostra vita. Ed in particolare vi prego io, umilissimo vostro servo e divoto del vostro nome, che vi degnate, con quella di tanti popoli, di prendere ancora la protezione dell’anima mia, della mia roba, dei parenti, della famiglia ed amici: e specialmente concedetemi la grazia, che vi chieggo, di cui vedete la necessità, il desiderio che ne tengo, il fervore con cui ve ne prego.

Qui si chiede la grazia che si desidera.

Ricordatevi, o grande Oronzo, che io son membro della vostra Chiesa, che amaste da sposa in terra, ed oggi proteggete da sopra i Cieli, qual amatissimo Sposo. Guardatemi, qual pecorella di quel gregge, di cui ancora avete la cura qual gloriosissimo Pastore, ed infine come uno di quei figli che voi rigeneraste nella fede e che ancora amate da affettuosissimo Padre. Concedetemi quel tanto di cui vi prego, e fate vedere nella mia persona e nelle mie cose, che ancora proteggete e difendete dal Cielo, come ci accertaste, tutti coloro che ricorrono alla vostra potentissima intercessione. Così sia”.

Concediamo 50 giorni di Indulgenza.

♰ Alberto, Vescovo di Lecce

≪UNDENA≫ RECENTE

Dal 15 agosto 1989 in prima edizione un’altra “UNDENA” è disponibile a giovamento della pietà e della devozione dei fedeli, scritta da S.E. Mons. Cosmo Francesco Ruppi, Arcivescovo Metropolita di Lecce. Qui di seguito è riportata.

I

16 agosto

O Dio, nostro Padre, che hai suscitato nella Chiesa i santi Oronzo, Giusto e Fortunato, e che anche oggi chiami tutti gli uomini sulla via della verità, fa che, col loro esempio e la loro intercessione, possiamo anche noi seguire gli insegnamenti del tuo Figlio e compiere, in tutto, la tua volontà.

Per Cristo nostro Signore.

Amen.

Ave Maria, Gloria.

II

17 agosto

O Dio, nostra fortezza, che hai dato ai santi Oronzo, Giusto e Fortunato la forza del martirio e li hai premiati con una corona di gloria, guidaci col dono della grazia, perché, fedeli agli impegni del Battesimo, possiamo anche noi essere testimoni della fede, per giungere, al termine della vita terrena, a quella gloria che non ha fine.

Per Cristo nostro Signore.

Amen.

Ave Maria, Gloria.

III

18 agosto

O Dio, ricco di misericordia, che non abbandoni mai la tua Chiesa e che sempre la provvedi di grazie e di esempi, fa che anche noi, seguendo l’esempio dei santi Oronzo, Giusto e Fortunato, uccisi per testimoniare la fede, possiamo donare a Te il martirio e le sofferenze della vita, per arricchire di speranza e di gioia l’intera umanità.

Per Cristo nostro Signore.

Amen.

Ave Maria, Gloria.

IV

19 agosto

O Dio, nostra salvezza, che hai mandato il tuo Figlio Gesù a salvarci e hai costituito la Chiesa sacramento di salvezza, per intercessione dei santi Oronzo, Giusto e Fortunato, intrepidi annunciatori del tuo amore, aiutaci a comprendere la nostra missione nel mondo, per realizzare nei nostri giorni il desiderio di Gesù: fare di tutti gli uomini una sola famiglia.

Per Cristo nostro Signore.

Amen.

Ave Maria, Gloria.

V

20 agosto

O Dio, Padre di ogni uomo che manifesti continuamente il tuo amore e vuoi che tutti ci amiamo sinceramente tra di noi come fratelli e sorelle, per intercessione dei santi Oronzo, Giusto e Fortunato che da secoli proteggono la nostra Città e la Chiesa di Lecce, fa che possiamo dedicarci con amore al servizio dei fratelli poveri, ammalati e sofferenti.

Per Cristo nostro Signore.

Amen.

Ave Maria, Gloria.

VI

21 agosto

O Dio, Padre della vita, che col dono dello Spirito dirigi e sostieni il cammino della Chiesa, perché sia luce delle genti per tutti gli uomini, ma soprattutto per le nuove generazioni, per intercessione dei santi Oronzo, Giusto e Fortunato, benedici i nostri ragazzi e tutti i giovani, perché siamo fermento e testimoni di un mondo nuovo.

Per Cristo nostro Signore.

Amen.

Ave Maria, Gloria.

VII

22 agosto

O Dio, sapienza eterna e increata, che ci hai invitato ad essere sale della terra e luce del mondo, manda a ciascuno di noi il dono del tuo Spirito, perché sull’esempio dei santi Oronzo, Giusto e Fortunato, maestri della fede e annunciatori di verità, possiamo anche noi collaborare alla missione della Chiesa, recando al mondo la testimonianza delle nostre opere e della nostra assidua e concorde preghiera.

Per Cristo nostro Signore.

Amen.

Ave Maria, Gloria.

VIII

23 agosto

O Dio, Padre dell’unità e dell’amore, che vuoi che tutti gli uomini si salvino e di tutti i popoli si faccia un cuor solo e un’anima sola, per intercessione dei santi Oronzo, Giusto e Fortunato, testimoni dell’Unità della Chiesa, fa che anche noi collaboriamo generosamente alla ricostituzione dell’Unità, perché il mondo creda che tu sei il Padre di tutti e Gesù il Salvatore e redentore di tutto il genere umano.

Per Cristo nostro Signore.

Amen.

Ave Maria, Gloria.

IX

24 agosto

O Dio, Padre dei poveri, che ascolti la preghiera degli umili e degli oppressi, e raccogli il lamento degli ultimi, guarda alle nostre miserie e per intercessione dei santi Oronzo, Giusto e Fortunato, martiri della fede e nostri protettori, fa che tutti i popoli della terra vivano nella libertà, nella giustizia e nella pace, per realizzare il progetto di santità e di grazia, affidato a ciascuno dei credenti.

Per Cristo nostro Signore.

Amen.

Ave Maria, Gloria.

X

25 agosto

O Dio, datore di ogni dono, che sulla parola di Gesù e sul mistero eucaristico hai posto il fondamento e la sicurezza della Chiesa e che hai arricchito la nostra diocesi di santi sacerdoti, ferventi religiosi e piissimi laici, per intercessione dei santi Oronzo, Giusto e Fortunato, che tanto amano la nostra terra e la nostra Chiesa, dona anche a noi pastori santi e zelanti, che aiutino il popolo nel cammino della fede e lo conducano ai porti dell’eterna salvezza.

Per Cristo nostro Signore.

Amen.

Ave Maria, Gloria.

XI

26 agosto

O Dio, Padre santo, che, con l’insegnamento del Concilio Vaticano II, ci hai fatto capire la vocazione universale alla santità e ci hai dato come madre e maestra la tua ss.ma Madre Maria, per la sua intercessione e con l’aiuto dei santi Oronzo, Giusto e Fortunato, martiri della fede, fa che anche noi camminiamo sulla via della santità, mettendo in pratica gli insegnamenti del Vangelo e i precetti della Chiesa, per raggiungere il posto che tu stesso ci hai assegnato nel Regno dei cieli.

Per Cristo nostro Signore.

Amen.

Ave Maria, Gloria.

Preghiera a Oronzo

Glorioso e potente S. Oronzo, primo martire della fede, che, col tuo martirio, hai dato prova di perseveranza cristiana, prega per noi il Padre, perché, in mezzo alle difficoltà della terra, possiamo vivere la fede con umiltà e con gioia.

Tu che sei stato il primo Vescovo della nostra terra, ed hai servito la Chiesa con lo slancio e il sacrificio della vita, intercedi per noi presso il Signore Gesù, perché, docili all’insegnamento del Vangelo, possiamo divenire discepoli e testimoni della verità.

Tu che da tanti secoli proteggi la città e la diocesi di Lecce, chiedi per noi allo Spirito di Dio la grazia di avere un cuore sempre aperto alle necessità dei fratelli, per essere operatori di carità e costruire insieme la civiltà dell’amore.

Amen.

L’INNO

Al termine delle celebrazioni preparatorie e in altre occasioni, i fedeli omaggiano Sant’Oronzo cantando un inno.

Dal latino fu tradotto in versi italiani con lo stesso numero di sillabe, dal professore in Lettere Giuseppe Mariano.

Lo riportiamo con la traduzione che è nel Messale proprio della Chiesa di Lecce (a. 1977):

“Sant’Oronzo, nostro custode – ti preghiamo: – per tua intercessione, non ci condanni il giusto Signore.

Tu, che per amore di Gesù Cristo – hai dato la vita – intercedi benevolmente per noi – presso Gesù, figlio di Maria.

Tu, che sempre ci hai protetti – sotto l’ombra delle tue ali – difendici ora dal male – dall’alto della gloria celeste. Amen.”

La testimonianza dei Martiri

UNA FEDELTA’ TOTALE

“Già fin dai primi tempi alcuni cristiani sono stati chiamati, e lo saranno sempre, a rendere la massima testimonianza d’amore davanti agli uomini, e specialmente davanti ai persecutori. Perciò il martirio, col quale il discepolo è reso simile al Maestro che liberamente accetta la morte per la salvezza del mondo, e a Lui si conforma nell’effusione del sangue, è stimato dalla Chiesa dono insigne e suprema prova di Carità. Che se a pochi è concesso, devono però tutti essere pronti a confessare Cristo davanti agli uomini e a seguirlo sulla via della Croce davanti agli uomini e a seguirlo sulla via della Croce durante le persecuzioni, che non mancano nella Chiesa”. (Concilio Vaticano II).